La strage dell’Abruzzo si è trasformata in una lezione di educazione ambientale? Il cuore degli abitanti dell’Aquila vorrebbe ascoltare una risposta affermativa, i fatti suggeriscono maggiore cautela. Oltre due anni dopo il terremoto, è possibile stare tranquilli sul rispetto delle norme antisismiche, troppe volte sottovalutate e calpestate, nei fabbricati rimessi in piedi? Solo nelle ultime ore, quegli stessi territori sono stati interessati da nove eventi sismici.
Sarà colta l’occasione di far rinascere una città secondo i canoni della tutela del territorio e del risparmio energetico? Questa è un’opportunità da non lasciarsi sfuggire per passare dalle lacrime agli applausi.
E ancora, saranno perseguiti i costruttori di case scadenti e cadenti? Chi sbaglia e uccide dovrebbe sentire la giustizia alle calcagna.