Fidel Castro: la macrobiotica per la giustizia sociale

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Fidel Castro: la macrobiotica per la giustizia sociale

Non è una novità che da più di 15 anni Cuba sta sperimentando la macrobiotica pianesiana. E nonostante le poche interviste rilasciate in questi ultimi anni, non è una scoperta delle ultime ore che Fidel Castro ha sempre dichiarato di seguire con grande interesse la macrobiotica e i suoi effetti sulla salute. Da tempo Tra Terra e Cielo segue con attenzione quando accade nella piccola grande isola al di là dell’oceano, pubblicando più volte aggiornamenti anche attraverso la sua pagina Facebook. Stupisce piuttosto con piacere la lettera che il líder máximo ha scritto di suo pugno al professore Mario Pianesi, il pioniere della macrobiotica italiana.

Si tratta di un vero e proprio elogio rivolto alla via italiana alla macrobiotica, associato alla richiesta di mantenere una salda collaborazione con Cuba, nello studio della commestibilità di nuove specie vegetali. Eccola di seguito, da leggere con attenzione e tutta d’un fiato nella nostra traduzione (e in quella originale, ingrandibile, nell’immagine pubblicata a lato):

«Ammiro Mario Pianesi per il fervore con cui si è consacrato a uno dei problemi più preoccupanti dell’umanità: l’alimentazione sana e gradevole dei popoli del nostro pianeta, particolarmente quelli che soffrono di rischi involontari, destinati a patire malattie limitanti e che conducono alla morte. Un lottatore politico avrebbe definito questo come una grande ingiustizia sociale. Come lottatore per i diritti di tutti gli esseri umani, indipendentemente dalla razza o dal colore della pelle, ammiro gli sforzi di Pianesi a favore dei popoli. Tuttavia, penso che molte cose possano essere ancora ideate, visto che delle 400mila specie di piante che esistono nel mondo, quasi 300mila sono commestibili, e di queste, ne consumiamo solo circa 200. Uomo saggio e generoso, Pianesi ha conquistato un numero elevato di persone colte, arricchendole culturalmente con le sue capacità, che agiscono come eccellenti promotori delle sue sagge idee».

Abbiamo provato a documentarci per capire cosa mangia Fidel Castro e soprattutto quali sono stati gli effetti sulla sua salute. Ebbene, sulla sua tavola non mancano mai riso, tisane e verdure, perlopiù provenienti dall’Italia. Più precisamente, stando a quanto rivelato dal quotidiano spagnolo El Mundo, il menu giornaliero è composto da zuppa di verdure, riso integrale, miso, ravanelli, erba cipollina, verdure al vapore e tè bianco, variante del tè verde giapponese privo di caffeina. Ecco poi sushi di riso integrale con verdure, infusioni di cicoria ricche di minerali e vitamine e un ampio consumo di orzo mondo, tipico della cerealicoltura marchigiana. Infine, c’è spazio anche per le alghe Wakana e cibi coltivati senza l’utilizzo di fertilizzanti o pesticidi. Castro non consumerebbe più prodotti animali, tranne una piccola quantità di pesce magro. La dieta, messa a punto all’Istituto Finlay dell’Avana, ha lo scopo di correggere gli squilibri provocati dalla cura contro il cancro di Fidel. Nonostante il fisiologico invecchiamento del corpo, il líder avrebbe riacquistato energia e maggiore lucidità, fisica e mentale.


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