"È dunque sognando a occhi aperti, io credo, che vivi intensamente. Ed è ancora con l’immaginazione che puoi trovarti a competere persino con l’inattuabile. E qualche volta ne esci anche vincitore". Sembra di sentirlo, Walter Bonatti, pronunciare oggi queste parole nella tappa intermedia del suo viaggio che passa dalle sale del Palazzo della Regione a Milano, dove è stata allestita la prima mostra tutta per lui, alpinista e fotoreporter.
Un po’ come nella vita, Bonatti si pone davanti e dietro l’obiettivo. È lui il personaggio che si cala nel vulcano, costruisce una zattera per domare il torrente impetuoso, una capanna per spiare la tigre. È lui che rincorre i varani, nuota con gli ippopotami, si fa strada nella giungla con il machete, viaggia sul fiume dei cercatori d’oro, tira le frecce con gli indios, parla con gli uomini primitivi, bivacca nel deserto e al Polo, approda all’isola dei naufraghi, afferra i serpenti e cerca i dinosauri nel mondo perduto.
Alpinista estremo, spesso solitario, ammirato dagli uomini e desiderato dalle donne, un po’ Tarzan un po’ Tom Sawyer, il suo è un curriculum che fa strabuzzare gli occhi: nel 1951, a 21 anni, scala la parete est del Grand Capucin nel gruppo del Monte Bianco. Tre anni dopo è il più giovane partecipante alla spedizione capitanata da Ardito Desio, che porterà Achille Compagnoni e Lino Lacedelli sulla cima del K2. Nel 1955 scala in solitaria e per la prima volta assoluta il pilastro sud-ovest del Petit Dru, nel massiccio del Monte Bianco. Nell’inverno del 1965 scala in solitaria la parete nord del Cervino aprendo una nuova via. È la sua ultima impresa di alpinista estremo.
Poi insegue un nuovo destino, quello dell’esplorazione e dell’avventura come inviato del settimanale Epoca e dei tanti libri che raccontano le sue avventure in montagna e negli angoli più sperduti del pianeta, quando Internet non c’era ancora. Ecco allora dove sta l’attualità del racconto di Walter Bonatti: ci riporta lontano nello spazio e nel tempo con il solo potere dell’immaginazione e del sogno.
***
Walter Bonatti (Bergamo 1930 - Roma 2011) è stato alpinista, esploratore, scrittore e fotografo. "Walter Bonatti. Fotografie dai grandi spazi" è la prima mostra dedicata alla sua attività di reporter. Curata da Alessandra Mauro, Angelo Ponta e Archivio Bonatti. Milano, Palazzo della Ragione Fotografia, fino all’8 marzo. E a firma di Walter Bonatti è da poco uscito anche il libro "In viaggio. Cronache taccuini inediti" (Rizzoli, pagg. 319, euro 30), ricco volume illustrato a cura di Rossana Podestà e Angelo Ponta. Riccamente illustrato il libro contiene i taccuini di viaggio di Bonatti, raccolti e ordinati dalla sua compagna di una vita Rossana poco prima di morire.
FOTO
©Walter Bonatti/Contrasto
Ultimi articoli di: Monica Fregale
- Ballare nella natura occhi negli occhi: è magia del Domenica 06 Novembre 2016 00:00
- Non ti butto, ti suono | Verso la Festa d'Autunno 2016 del Martedì 02 Agosto 2016 00:00
- Berrino: «Digiunare a cena è bellissimo. Ecco come fare» del Domenica 02 Ottobre 2016 00:00
- La dieta con risultati immediati? Cereali in chicchi del Martedì 12 Luglio 2016 00:00
- Alla Vacanza Mare 2016 la burattinaia di benessere del Domenica 17 Aprile 2016 00:00