LAP 470 (me 9 novembre 2011)
09/11/2011
LAP 471 (me 16 novembre 2011)
16/11/2011

Pellegrino a Santiago de Compostela – Parte I

di Walter Orioli*

Introduzione

Ho percorso il sentiero di Santiago in più riprese e su diverse tratte. Inizialmente con due amici, per quindici giorni tra la fine di luglio e i primi di agosto, abbiamo intrapreso il cammino del nord, ultima parte, da Comillas a Santiago (510 Km) e poi, qualche mese dopo, altri 90 km per arrivare a Finisterre. L’anno dopo, il 2011, ho attraversato da solo la Spagna sul cammino francese da Pamplona a Burgos in primavera, da Burgos a Leon a fine maggio e da Leon a Santiago a fine settembre per un totale di 35 giorni e una dose giornaliera di 20 km, che fanno in tutto 700 km Alla fine i km complessivi risultano 1.300 giusto la tratta che avrei fatto da Milano a Reggio Calabria passando dalla via Francigena, ma questa è un’altra storia che vi racconterò nel prossimo futuro.
 Per ora accanto a me c’è Colico sul lago di Como dove abito per la maggior parte dell’anno circondato dalle montagne che richiedono la loro dose giornaliera di attenzione e di meraviglia per questo incantevole paesaggio ai piedi della Valtellina.
È primavera inoltrata e così come le piante si rigenerano anche il lago si libera dal torpore invernale e prendendo spunto da questa luminosa solitudine introduco il primo capitolo.
 

CAP. 1
Lasciare una traccia 

 
Ancora una volta, il richiamo di attraversare a piedi le terre di Navarra, Rioja, Leon, Cantabria e Galizia si era fatto troppo forte perché potessi ignorarlo ulteriormente. Così il 12 aprile 2011, portato a termine tutte le faccende di lavoro, chiusi la casa e distribuii tra gli amici i compiti di bagnare l’orto e i gerani. Ripartii con uno zainetto da sette chili e cinquecento grammi contenente la “casa portatile”, poche cose che dovranno servirmi per l’escursione di un mese sul sentiero di Santiago. Di quel viaggio conservo ricordi molto personali che però vorrei ora renderli evocativi anche per chi legge e magari anche per chi sogna soltanto di partire. (1/continua)


  
* Walter Orioli, classe 1952, è uno strano psicologo che ha sempre lavorato con i vari linguaggi dell’arte: scrittura, teatro, pittura, percezione. Infatti, viaggiando in ambiti diversi della cultura cerca di liberare la fantasia e la creatività dal peso della vita quotidiana e soprattutto da quello di una fraintesa fatica esistenziale.
Oggi questa leggerezza approda a un nuovo libretto di pensieri che nasce dall’ esperienza del “Camminare e sognare” sul sentiero di Santiago de Compostela, trovando un alveo in cui uno sguardo apparentemente giocoso sulla vita si mescola alla meditazione in movimento. (www.walterorioli.it)  

Tra Terra e Cielo
Tra Terra e Cielo
Abbiamo la convinzione che il cambiamento del pianeta nasca all’interno di ognuno di noi, dall’attenzione che poniamo al cibo che scegliamo, dalla qualità delle relazioni che intratteniamo con il mondo esterno e con noi stessi/e, dal tipo di benessere che ci doniamo.

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