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05/04/2012
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27/04/2012

Andar per erbe

Ci ritroviamo dal 28 aprile al 1 maggio per la Settimana della Salute. Leggi qui tutti i dettagli.

Parleremo di salute e faremo delle pratiche per mantenerla, impareremo l’autoguarigione e prima di tutto cercheremo di individuare il perché dei nostri disturbi.
Uno dei miei punti di forza che voglio divulgare e far provare alle persone è che le erbe che crescono vicino a noi sono quelle di cui abbiamo bisogno. Non serve l’esotico né le preparazioni complesse, ma solo imparare ad ascoltare se stessi e il mondo che ci circonda.
Ci hanno spiegato in vari modi che la nostra mente può farci ammalare, la rabbia agisce sul fegato e può crearci dei problemi allo stomaco come la gastrite, la paura agisce sui reni e può creare problemi all’intestino come la colite, ma con la stessa forza la nostra mente ci guarisce basta capirne i meccanismi. Tutti abbiamo questa possibilità, si tratta di avere una cosa che non costa nulla: un po’ di volontà.

In questi giorni cercherò di passarvi questi strumenti che veramente sono alla portata di tutti.
Esploreremo i terreni circostanti e troveremo erbe primaverili per farci delle pietanze o per preparare dei sciroppi o delle tisane.
Vediamo insieme solo alcune delle erbe che potremo trovare.

ACHILLEA Achillea millefolium L. Composite
La raccolta si può effettuare durante tutto l’ anno, si raccolgono le foglioline molto aromatiche.
– Presenta un glucoside, olio essenziale, acido formico, acido tannico, alcooli, colina. La pianta viene usata in erboristeria come calmante nervoso, nelle emorroidi, come cicatrizzante, tonica e emmenagoga.
– Poche foglioline aggiunte alle minestre o alle insalate.

ASSENZIO Artemisia absinthium L. Composite
Pianta infestante, comunissima, coltivata per l’industria dei liquori come base per vermut, predilige i bordi delle strade di campagna, gli orti, gli incolti.
– Contiene absintina, acido malico, sostanze amare, olio essenziale, tannino. Conosciutissima in medicina popolare viene usata come emmenagoga, aperitiva, tonica, amara, antielmintica.
– Poche foglioline si adoperano per insalate conferendo un tono amarognolo.

BARDANA Arctium lappa L. Composite
– Contiene tannino, mucillagine, inulina, sali potassici e di calcio. Conosciutissima fin da epoca remota è molto usata nella medicina naturale come depurativa, dermopatica, diuretica, viene spesso anche coltivata.
– I piccioli si mangiano lessati e conditi oppure fritti in manteca. La radice che deve essere divelta senza romperla da piante giovani, va cotta a lungo e poi condita con olio. Anche le foglie più giovani possono essere consumate in insalata.

CICORIA Cichorium intybus L Composite
– Contiene cicorina, zuccheri, tannino, olio essenziale, sali, mannite. La radice è usata in erboristeria come amaro tonico, ipoglicemizzante, depurativa.
– Le foglie sono raccolte da sempre come una delle migliori insalate selvatiche. Ottima lessata o stufata. E’ molto conosciuta al centro sud, un pò meno al nord. Con la radice veniva ottenuto un surrogato del caffè.

CIRSIO Cirsium vulgare Ten. Composite
Per nulla usata a fini medicinali è poco conosciuta anche come pianta mangereccia. E’ da ricordare perchè le foglie forniscono un ottimo piatto, devono essere raccolte con i guanti e tagliate in modo da liberare la grossa nervatura centrale che cotta e condita si usa come il cardo. Possono essere sbollentate, impanate e fritte. A pezzetti possono essere aggiunte alle minestre.

GRAMIGNA Agropyrum repens Roen et Schul. Graminacee
– Presenta inoside, mannite, zucchero, amido, mucillagine, olio essenziale. Conosciutissima e molto usata in fitoterapia come valido coadiuvante delle calcolosi e come potente diuretico.
– Era conosciutissima anticamente per essere stata usata come ingrediente da unire alla farina di panificazione. Fu usata anche nella preparazione della birra. Le tenere foglie possono essere mangiate in insalata, i germogli vanno lessati e conditi con olio.

ARTEMISIA Artemisia vulgaris L. Composite
– Elabora artemisina, inulina, olio essenziale, tannino. Molto usata in fitoterapia per le proprietà toniche che la fanno entrare in molti preparati e come emmenagoga di valore, tonica, entielmintica. Viene molto usata come l’assenzio per la preparazione dei vermut ed altri tipi di liquori a sfondo amaro.
– Dato il forte sapore aromatico e amaro si usa solo qualche foglia per aromatizzare le insalate. Non eccedere per non rendere immangiabili le misticanze.

FINOCCHIO SELVATICO Foeniculum sylvestre Bauch.
Ombrellifere
– Contiene amido, zuccheri, pectina, olio essenziale complesso ed odoroso, balsamico. Molto ricercato in fitoterapia come galattogeno, carminativo, stomatico, emmenagogo, molto usato in cucina, in particolare i semi.
– Le foglie si mangiano crude assieme ai teneri gambi in insalate o insalate miste. I semi servono a confezionare dolci, salumi, liquori o a preparare tisane digestive.

MALVA Malva silvestris L. Malvacee
– Sono presenti, mucillagine, glucosio, ossalato di calcio, vitamine, pectina. Viene usata  come antiflogistica di valore, bechina, lassativa,  oftalmica.
– Famosa fin dall’antichità per l’ottimo sapore, può essere mangiata cruda, da sola o in unione con altre insalate. Cotta nei risotti e nelle minestre è eccezionali. I fiori sono commestibili al pari delle foglie.

Un caro saluto a tutti

Margherita Buggero

Tra Terra e Cielo
Tra Terra e Cielo
Abbiamo la convinzione che il cambiamento del pianeta nasca all’interno di ognuno di noi, dall’attenzione che poniamo al cibo che scegliamo, dalla qualità delle relazioni che intratteniamo con il mondo esterno e con noi stessi/e, dal tipo di benessere che ci doniamo.

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