Viaggiare a piedi: piccolo è bello

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Viaggiare a piedi: piccolo è bello

Piccolo è bello! Piccoli gruppi per grandi esperienze, sembrerebbe uno slogan o una pubblicità progresso ma è la realtà. È accaduto due settimane fa nel breve trek di scoperta in Appennino ligure e si è ripetuto sette giorni fa sulla Via del Volto Santo nel tratto che attraversa la Lunigiana. Piccoli o piccolissimi gruppi che permettono, anche in pochi giorni di convivenza, di conoscersi abbastanza, di confrontarsi e, soprattutto, di vivere un’esperienza che con i grandi numeri di partecipanti non sarebbe possibile.


In Appennino ligure il viaggio, come spesso cerco di fare, è iniziato con il trasferimento in treno, modalità di muoversi che permette di conoscere il paesaggio che scorre davanti al finestrino o di conversare con il vicino di scompartimento in tutta tranquillità. Raggiunta la località di partenza delle escursioni, il viaggio è poi proseguito a piedi su per i pendii delle prime montagne liguri e già nel primo borgo attraversato abbiamo incontrato i pochi anziani che abitano ancora i villaggi spersi sui crinali che si affacciano sul versante marino. Ma è anche capitato di incontrare coetanei locali che ci hanno voluto accompagnare per qualche breve tratto del nostro viaggio. Simpatici momenti in cui ci si è confrontati su vari argomenti legati a questa bella fase della vita o su ciò che circondava l’ambiente attraversato in quel momento.


Camminare in gruppo ristretto ci ha offerto la flessibilità di gestire al meglio i tempi nelle varie fasi dell’escursione, i tratti difficili da percorrere, le soste nei paesi e anche di vivere momenti particolari, come l’accoglienza in un agriturismo affollato dove il gentilissimo proprietario ha trovato il tempo di dedicarci attenzioni e offrirci un caffè.


Piccoli gruppi, piccole esperienze e grandi soddisfazioni che rimarranno a lungo nella nostra mente. Proprio quella che si è appena conclusa è l’esempio più evidente. Accompagno sulla Via del Volto Santo in novembre, un mese particolare in cui molti mettono gli scarponi al chiodo per riprenderli nella primavera successiva. Ciò non fa parte della scelta fatta dagli iscritti al viaggio promosso alle Vie dei Canti con cui collaboro. Il clima è ancora buono e i boschi hanno ancora qualche giorno a disposizione per mostrarsi nella loro veste più suggestiva: tappeti di foglie multicolori coprono il terreno e le foglie dei castagni e delle viti con le loro incredibili tonalità che variano dal marrone all’arancio fino al rosso, e che ancora resistono appese ai rami.


Anche questa volta il treno mi porta al luogo di ritrovo e inizio del nostro viaggio a piedi: Pontremoli. Incontro i camminanti nella stazione lunigianese. Arrivano dal Nord, dal Centro e dal Sud. Da Catania per la precisione! Già, proprio dalla Sicilia, una donna di mare che cammina quanto serve ma nelle strade della sua città, che non ha mai fatto un viaggio a piedi e che ha ricevuto questa possibilità come “regalo” offerto da suo fratello per festeggiare il traguardo dei 50 anni. Per lei sarà una bella sfida, ma anche per me che dovrò trovare i giusti argomenti per farle vivere al meglio l’esperienza ridurre al minimo il senso di fatica che si può percepire quando non si è abituati a questo tipo di viaggi. Saranno quattro giornate intense, in cui il meteo alternerà momenti di variabilità ad altri di bel tempo, con abbassamenti drastici di temperatura, la prima nevicata della stagione e qualche pioggerella.


Camminatori più o meno coetanei, con vite vissute diverse ma anche con alcuni aspetti professionali comuni: attività costruite sulle relazioni dove la comunicazione è l’elemento fondamentale, per loro come operatori con disabili mentali e per me come guida. Ci sarà tanto di cui parlarne ma anche altro di più leggero e divertente da approfondire come la passione comune per la lettura e il cinema. Come spesso accade, camminare e parlare alimenta le fantasie, lo sviluppo di idee che potrebbero diventare progetti futuri. O semplicemente, accade che il limite sottile, quasi invisibile del rapporto guida cliente, viene superato e il partecipante diventa amico e complice di nuovi programmi condivisi. Molte saranno le occasioni per far vivere agli intrepidi viaggiatori autentiche caratteristiche della storia e del folklore della Lunigiana. (1/continua)

Nino Guidi (Montagne di Legami) è una guida ambientale Vie dei Canti.


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RIFERIMENTI:

Viaggi a piedi Le Vie dei Canti

Montagne di Legami


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